05 settembre 2005

Riflessione sul razzismo verso le persone di “colore”.

La differenza tra i gruppi umani non è la base del razzismo e nemmeno lo sono le differenze culturali tra i popoli; il vero elemento che origina il discorso razziale in Italia è l’invidia.
Siamo invidiosi perché loro sono tutti molto alti mentre la nostra altezza media non raggiunge il metro e sessantacinque;
loro hanno un fisico asciutto mentre noi asciughiamo il conto corrente in palestre e beauty farm;
loro sono poveri e noi invece... Dio mio quanto vorremmo essere così poveri;
loro sono neri e noi passiamo ore stesi al sole come rettili per diventare di un colore più simile alla cacca dei neonati, giallo scuro con venature violacee, oppure facciamo ore di attesa nei centri abbronzatura coi nomi esotici.

Vorrei sapere perché, se si insulta un ebreo si parla di razzismo e se si insulta un marocchino si parla di easperazione dei cittadini.
Non è giusto che si faccia discriminazione razziale. Gli extracomunitari devono avere tutti il diritto di essere insultati in egual modo.
Prof. Spalmalacqua

1 commento:

Anonimo ha detto...

Legga qua...quanto possono essere invidiosi alcuni deficienti: http://salamelik.blogspot.com/2005/09/cialtroni-alla-riscossa.html