14 settembre 2005

L'uragano Calvio

L'uragano Calvio si è abbattuto sull’Italia, quasi indisturbato, provocando danni irreparabili, ma il bilancio è ancora parziale e potrebbe rivelarsi molto più grave non appena tutta la merda che ricopre l’intero paese sarà rimossa.

La zona più colpita è sempre il sud, da sempre il terreno più esposto a devastazioni da parte di questo genere di calamità naturali. Ma anche le regioni settentrionali non sono state risparmiate, grazie al contributo di un venticello proveniente dal nord. Il venticelo da solo non sarebbe stato più forte di una brezza primaverile ma sommato alla forza devastante di Calvio lo ha reso molto più distruttivo. A niente sono serviti gli esili argini costruiti anche all'interno di Calvio stesso.

Lo scenario è sconvolgente, miseria, terrore e morte ovunque. Il livello di merda è tale da coprire completamente persino la banca d’Italia, l’edificio più alto del paese.

L’uragano sta ora perdendo la sua forza, gli esperti, infatti, hanno declassato l’uragano in Categoria "Bondi”, ma è proprio in questo frangente che il suddetto tipo di tempeste diventa più pericoloso, imprevedibile;
potrebbe infatti cambiare le carte in tavola, roteare su se stesso, cambiare forma e spiazzare tutti.

Data la portata del cataclisma e dei danni provocati da questo, è probabile che il paese non verrà più ricostruito, come è già capitato in occasione di altre devastazioni meno distruttive come terremoti e alluvioni.
In ogni caso ci vorranno anni prima che ritorni ad essere un paese “normale”
Prof. Spalmalacqua

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