15 giugno 2009

Pre analisi del voto.

Non so voi ma io mi sono rotto i coglioni di andare a votare con il tura naso e vi spiego perché.

Prima di tutto, perché andare a votare per un candidato che non ho scelto è come dire a un romanista di tifare Inter in Champions solo perché è una squadra italiana.

E poi è frustrante dopo tanti anni non avere ancora un rappresentante che sappia valorizzare il tuo voto facendoti sentire utile alla società.

Quanti di voi hanno avuto, almeno una volta, la sensazione di fare una cosa inutile? e hanno rivolto il loro pensiero a tutti quelli che quel week end lo hanno trascorso al mare sotto all'ombrellone, cena di pesce, passeggiata nei carruggi e al ritorno una sana e meritata coda di quindici kilometri che ti fa tanto sentire in vacanza.
Loro si che hanno già capito tutto...

Ma un attimo dopo ti vergogni di aver solo pensato come un qualunquista, rabbrividisci e cerchi di rimandare indietro quel pensiero orrendo.
NOOO!!! Vade retro (come mi disse una volta una ragazza un giorno che aveva le sue cose).

Andare a votare vuol dire partecipare attivamente alla società prendendo a cuore determinati problemi e delegare una o più persone affinché li risolvano, almeno una parte.

E allora eccoci pronti a fare il nostro dovere in fila ai seggi aspettando il nostro turno. Quelli come noi li vedi subito perché hanno lo sguardo triste, testa alta perché MAI farsi vedere abbattuti, soprattutto dagli avversari, orgogliosi di essere tra i giusti, ma gli occhi tradiscono la tristezza he abbiamo nel cuore.

E dopo aver posto la crocetta e messo, laddove è ancora possibile, la preferenza sul candidato ci rilassiamo in attesa dello spoglio, che puntualmente arriverà come un incudine sui testicoli con le prime apparizioni che danno il candidato, che non è il nostro ma il nostro meno peggio, indietro di cinque, sei punti percentuali e tu speri che si possa riprendere ma in cuor tuo una bestemmia grande come la cupola di San Pietro sta salendo attraverso tutte le tue cavità corporali.

Ti siedi nervoso sul divano, aprendo una birra da 66cl (fanculo anche alla dieta) e comincia sudare e ad ascoltare le varie interviste che si succedono, inizi a imprecare contro la televisione come se loro ti potessero sentire e in fondo è anche meglio così.

Ti addormenti ad una certa ora con la televisione accesa. Un sonno apparentemente tranquillo. In realtà stai avendo un incubo, stai sognando l'avversario del tuo menopeggio che viene a stringerti la mano dicendoti: "non essere triste, lo sapevi anche prima, la prossima volta fai la scelta giusta, vota per me!" e lo sconfitto, il tuo candidato che dal palco riconosce la vittoria dell'avversario, augurandogli buon lavoro il tutto mentre un conato ti sta per salire dal profondo della terra, ti svegli. Un attimo di esitazione e corri in bagno perché tutto il resto era un sogno ma il conato è vero.

Mentre sei a faccia in giù nella tazza del cesso realizzi che nemmeno tutto il resto era un sogno ma quello che stava andando in onda in TV mentre con gli occhi chiusi pensavi di aver lasciato questa vita.

E mediti ancora adesso di lasciarla perché ti senti inutile, sai di aver perso tempo, non riesci a formulare una frase che non finisca con un "...ma vaffanculo!!!"
non vuoi vedere nessuno e ti chiudi in bagno il tuo tempio di meditazione, il tuo muro di ceramica del pianto, guardi l'ora sono le quattro del mattino, domani devi andare a lavorare, un altro ""ma vaffanculo!!!" e via sotto le coperte.

La prossima volta col cazzo che vado a votare.
Prof.Spalmalacqua

05 giugno 2009

Sono i misteri della vita?

Se siamo quello che mangiamo quanta ne deve aver mangiata (non si può dire il nome siamo in par condicio) di merda per diventare così stronzo?

Se siamo quello che mangiamo perché a Fede è bastato leccarla?

Sono i misteri della vita?
Prof.Spalmalacqua